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Formazione

Le comunità energetiche sono comunità solidali 

«Le comunità energetiche», spiega Angelo Buonomo, responsabile dell’ufficio progetti di Legambiente Campania, che ha partecipato come docente al progetto "Formazione Quadri Terzo Settore", «sono sperimentazioni che non riguardano solo l’aspetto energetico, ma anche la costruzione di nuovi modelli di comunità»

di Redazione

Formazione quadri Terzo settore – Fqts è un progetto di formazione per i dirigenti delle organizzazioni del Terzo settore meridionali promosso dal Forum Terzo settore e dal Centro servizi per il volontariato, realizzato con il sostegno della Fondazione con il Sud. Dalle questioni di genere fino a quelle ambientali. Angelo Buonomo è il responsabile dell’ufficio progetti di Legambiente Campania, ha partecipato ai corsi come formatore e ha incontrato le realtà del Terzo settore meridionali. «Siamo stati coinvolti nei percorsi si formazione di fqts», racconta Buonomo, «per raccontare come abbiamo portato avanti, e come lo stiamo ancora facendo, la realizzazione delle comunità energetiche in Campania. Sperimentazioni che non riguardano solo l’aspetto energetico, ma anche la costruzione di nuovi modelli di comunità».

Il primo tra i progetti raccontati è stato quello della comunità energetica di Napoli Est. «Da qui», spiega Buonomo, «è partita una vera rivoluzione energetica. Il progetto è stato promosso da Legambiente e la Fondazione Famiglia di Maria. L’iniziativa ha già coinvolto 25 famiglie del quartiere, e altre se ne aggiungeranno per arrivare fino a 40. Un progetto nato grazie al supporto di Fondazione con il Sud. Durante le lezioni siamo partiti dall’approccio sociale per dimostrare che senza comunità nessuna transizione ecologica può essere possibile o efficace. Infatti prima di partire con i progetti, come quello di Napoli Est, coinvolgiamo i cittadini, le famiglie e le scuole in percorsi di sensibilizzazione. La progettazione delle comunità deve essere partecipata». Nella periferia di Napoli Est sono state realizzate assemblee di condominio, laboratori nelle associazioni territoriali e con i ragazzi per realizzare una scuola a zero emissioni. «Da un lato», spiega Buonomo, «questi strumenti ci aiutano a coinvolgere i cittadini, dall’altro ci aiutano a generare e rafforzare la consapevolezza». 


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C’è anche un’altra sperimentazioni in atto portata come caso di studio ai corsi di formazione di Fqts, quella nel quartiere di Scampia.
«A Scampia», racconta Buonomo, «non c’è ancora una comunità di riferimento. Il processo che abbiamo messo in campo prevede di coinvolgere la comunità attraverso assemblee di progettazione partecipata per individuare i destinatari e i luoghi dove realizzare la comunità energetica».

É fondamentale che le realtà del Terzo settore meridionale investano sulle comunità energetiche e solidali. Nei prossimi anni questi nuovi modelli infatti saranno finanziati anche da Fondazione Con il Sud, con oltre 1.3 milioni di euro. E saranno coinvolte fino a 500 famiglie in Campania, Sicilia, Puglia e Basilicata, costruendo percorsi di transizione energetica dal basso, mettendo al centro le comunità locali per contrastare la povertà energetica, generando benefici economici, sociali e ambientali.  Il Banco dell’energia contribuirà al raggiungimento di questi obiettivi, mettendo a disposizione 300mila euro e il proprio know how tecnico. Il modello seguito dalle comunità energetiche e sociali sostenute dalla Fondazione Con Il Sud prevede l’attivazione di processi dal basso – guidati da organizzazioni di terzo settore con il coinvolgimento di enti pubblici, imprese e cittadini – finalizzati all’installazione degli impianti sui tetti di luoghi di riferimento per la comunità locale (parrocchie, centri di aggregazione o accoglienza per persone fragili, mense Caritas) e all’individuazione del bacino iniziale di aderenti, principalmente persone in condizioni di fragilità socioeconomica.



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