Custodi del bello e delle nostre città

Bentrovati all’ascolto del Grs Week, in studio Elena Fiorani e Ivano Maiorella.
La bellezza ci salverà! Un patrimonio e una risorsa di cui il nostro Paese è ricchissimo è la molla del progetto I Custodi del bello.

Un franchising del sociale che contrasta l’emarginazione e la povertà con il lavoro, diventa un modello adottato in tutta Italia. Il progetto “Custodi del Bello” è stato presentato nei giorni scorsi a Roma da Caritas Italiana e Fondazione Con il Sud.

Le città coinvolte saranno Caltanissetta, Bari, Bitonto, Cagliari e Matera a cui se ne potrebbero aggiungere altre. Nei prossimi 36 mesi oltre 200 persone in situazioni di difficoltà saranno inserite in percorsi formativi e lavorativi che le vedranno impegnate nel rendere i quartieri più belli e vivibili. 44 squadre di lavoro si prenderanno cura di strade, parchi, giardini, monumenti e luoghi di aggregazione come scuole e piazze.

La parola chiave è continuità, ovvero durata dei progetti: che cosa significa? Lo abbiamo chiesto a Stefano Consiglio, presidente di Fondazione con Il Sud.

 

 

“La durata dei progetti è una delle caratteristiche dei progetti che Fondazione con il Sud sostiene. Troppo spesso i progetti meteore riducono la fiducia delle comunità”

“Questa iniziativa evidenzia l’importanza di accompagnare le persone che si affidano a noi in un reale percorso di inclusione sociale e lavorativa” ha spiegato Don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana. Ascoltiamolo : “Alle volte pensiamo che i poveri sono coloro che non vogliono lavorare, non si vogliono mettere in discussione. Questo progetto vuole dimostrare l’esatto contrario”.

Caltanissetta sarà una delle città coinvolte nel progetto. Ascoltiamo il sindaco Roberto Gambino che spiega come questo progetto significhi dare un’occasione di dignità alle persone.

Per Bari si tratta di fornire opportunità di dignità e cittadinanza alle persone in difficoltà. Lo spiega Francesca Bottalico, assessore al welfare del Comune di Bari: “Ho una lunga esprienzea di politiche sociali sul territorio. Questo progetto è importante perché investe direttamente sulle persone e sulla loro autodeterminazione. Come Comune di Bari spingeremo anche presso l’Anci nazionali per diffondere questo tipo di progettualità”.

Replicabilità del progetto è un’altra chiave per dare concretezza agli obiettivi che muovono il progetto Custodi del Bello, la bellezza e la speranza, come grandi attivatori di cambiamento, soprattutto attorno a beni comuni. Ascoltiamo ancora Stefano Consiglio: “Nelle mondo delle cosiddette start up si fa spesso riferimento al concetto di scalabilità, ovvero i finanziatori privati vedono di buon occhio coloro che riescono a fare una cosa bella in un contesto territoriale e poi riescono a farlo anche in altre realtà. Noi mettiamo al centro il protagonismo delle comunità, ovvero la capacità di valorizzare le risorse di un determinato territorio e partire da quelle, dalle loro peculiarità”.

Diversi studi dimostrano come il degrado e l’incuria dei quartieri delle città vada di pari passo con l’insicurezza, l’illegalità diffusa e le difficoltà economiche e sociali dei cittadini. Con un’unica azione, i Custodi del Bello vogliono portare un cambiamento positivo, incidendo sia nella vita delle persone che in quella dei quartieri più in difficoltà e a rischio.

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