Riforma anziani e non autosufficienza, un’occasione persa

 

Bentrovati all’ascolto del GRS Week. In studio Elena Fiorani, in redazione Fabio Piccolino, Ciro Oliviero e Chiara Meoli

Questa settimana è stato approvato in via definitiva il decreto legislativo che attua la riforma su anziani e non autosufficienza. Un termine, quest’ultimo, che spesso si associa a fragilità, dipendenza e bisogno di assistenza, ma è anche un aspetto della vita che può toccare chiunque in un momento o nell’arco della vita.

Cosa prevede il provvedimento ce lo spiega in questa scheda, Giuseppe Manzo.

 

Il decreto legislativo che attua la riforma del sistema di assistenza per gli anziani è entrato in vigore lo scorso 19 marzo, formalizzando la riforma della normativa sui soggetti anziani non autosufficienti prevista dal PNRR.

Il provvedimento introduce misure specifiche per prevenire la fragilità delle persone anziane, per favorirne la salute e per l’invecchiamento attivo, prevedendo in particolare un Sistema nazionale di assistenza anziani, nel quale agiscono sinergicamente Stato, Regioni, Comuni, con l’obiettivo di creare un unico sportello di accesso delle persone anziane a tutte le prestazioni
La semplificazione delle valutazioni richieste per definire l’invalidità e le condizioni dell’anziano e definire le prestazioni cui ha diritto, un sistema di assistenza domiciliare ad hoc per gli anziani non autosufficienti. Inoltre, l’incremento delle strutture residenziali con personale professionale e ambienti adatti alle ridotte capacità fisiche delle persone, strumenti per agevolare la permanenza al lavoro, il turismo per la terza età, l’alfabetizzazione tecnologica e per favorire il rapporto con gli animali.
Infine, il riconoscimento del valore sociale ed economico dei caregiver familiari a beneficio di persone anziane ed anziane non autosufficienti, che necessitano di assistenza continuativa anche a lungo termine per malattia, infermità o disabilità.

Un decreto importante e molto atteso, che secondo le associazioni di categoria risulta per certi versi un’occasione persa. Per il presidente di Auser Domenico Pantaleo non dà risposte su diversi aspetti della legge Delega, e non tocca materie fondamentali legate alla condizione delle persone anziane. Ascoltiamolo.

 

Per il vicepresidente vicario di FISH e presidente Anffas, Roberto Speziale, il provvedimento lascia a desiderare. Rappresenta però un elemento positivo per le persone con disabilità, in particolare all’articolo 33 del decreto.

 

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