ROMA. Arriva la Card contro il caro spesa, che in un anno ha fatto lievitare del 10,7% i prezzi dei beni alimentari, che pesano fino al 50% del budget familiare delle famiglie meno abbienti. Aiuterà circa un milione e 300mila nuclei familiari in difficoltà economiche. I 382 euro caricati sulla carta per gli acquisti di cibo e bevande, ma non di alcolici, saranno fruibili per chi ha un reddito Isee non superiore a 15 mila euro e un nucleo familiare con tre componenti. «Si può fare sempre meglio, ma io credo che l'importante sia fare qualcosa e non ragionare sempre con schemi rigidi», ha affermato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, presentando "Dedicata a te", la carta distribuita da Poste italiane per l'acquisto di generi alimentari di prima necessità.

Ma il Pd la boccia: «Giorgia Meloni smantella l'unico strumento di protezione sociale, il reddito di cittadinanza, con una mano e poi offre una mancetta con l'altra, una cifra che insulta la dignità delle persone e non cambierà la vita di nessuna famiglia in difficoltà: i 382 euro della carta per l'acquisto di generi alimentari di prima necessità corrispondono a circa 30 euro al mese, meno di un euro al giorno. E andranno solo a nuclei familiari di tre persone con Isee fino a 15 mila euro, lasciando fuori le persone anziane che vivono da sole e tutti i percettori del reddito di cittadinanza. È una misura che esclude i comuni e i servizi sociali che invece conoscono le situazioni più critiche sul territorio» dichiara la segretaria Elly Schlein. «Continua intanto – prosegue Schlein – l'assordante silenzio della presidente del Consiglio sulla proposta di salario minimo: è l'Istat, e non l'opposizione, a certificare che aiuterebbe 3.5 milioni di lavoratrici e lavoratori. Con l'inflazione alle stelle, soprattutto sui generi alimentari, il governo abbia almeno la decenza di non sbandierare ai quattro venti un intervento che avrà un impatto zero su tante persone in difficoltà».

Il bonus contestato è finanziato con i 500 milioni stanziati dall'ultima legge di Bilancio. Fatti e rifatti i conti insieme all'Inps si è appurato che il finanziamento non era sufficiente a coprire tutta la platea sotto quel reddito Isee. Così, con una decisione destinata a far discutere, si è deciso di escludere dal bonus i percettori del Reddito di cittadinanza e di inclusione. «L'obiettivo è dare un aiuto alle famiglie non così povere da poter beneficiare di uno dei tanti sussidi economici ma comunque in difficoltà economiche», è il ragionamento fatto all'Agricoltura. Che stride però con la logica dei numeri, visto che dall'aiuto per le spese alimentari sarà escluso chi percepisce un reddito tra 480 e 9.360 l'anno mentre potrà avvantaggiarsene chi di euro ne guadagna 15mila ma secondo l'indicatore Isee, al quale corrisponde comunque un reddito da lavoro solitamente più alto.
L'importo della Card, sarà solo inizialmente di 382 euro, somma destinata probabilmente ad aumentare perché i soldi di chi non l'avrà attivata verranno ridistribuiti tra chi invece ha deciso di usufruirne.
Per chi attiverà al carta invece non ci sarà solo il gruzzoletto per gli acquisti, ma mostrandola nei supermercati sarà possibile usufruire anche di un ulteriore sconto sui beni alimentari fino al 15% dei prezzi di listino.
La carta potrà essere attivata da qui al 15 settembre del 2023 e si avrà tempo per utilizzarla fino al 31 dicembre sempre di quest'anno.
«I Comuni che hanno già attivato le procedure per la partecipazione sono 7.558 su 7.901. Le famiglie sono state individuate dall'Inps, che ha comunicato ai Comuni l'elenco dei beneficiari», ha spiegato Lollobrigida. Più specificatamente prima di andare alle Poste a ritirare la Card, intestata al famigliare che ha richiesto l'Isee, bisognerà attendere il messaggio con cui il Comune di appartenenza, dal 18 luglio, comunicherà alle famiglie beneficiarie il numero della carta e l'indirizzo dell'ufficio incaricato alla consegna. Quest'ultima sarà possibile a partire dal 24-25 luglio.

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