Modificato il Decreto Specializzandi sulla raccolta di sangue. “Il Parlamento recepisce le nostre indicazioni”

22 Febbraio 2024In istituzionali

Governo e Parlamento hanno risposto positivamente ai bisogni del Sistema Sangue. Gli emendamenti al Decreto del Ministero della Salute, 30 agosto 2023, n. 156, sulla disciplina per l’attività di raccolta sangue ed emocomponenti da parte dei medici specializzandi, sono stati approvati. Il nostro appello e quello del Comitato inter-associativo dei volontari della donazione del sangue trova oggi un’adeguata risposta. Ora la prestazione dei medici specializzandi non è più solo a titolo gratuito e volontario, ma per i medici c’è la possibilità di essere retribuiti, come era previsto antecedentemente all’entrata in vigore del Decreto.

La forte preoccupazione, espressa unanimemente dalle Associazioni di donatori, era legata alle criticità rispetto alle attività di raccolta di sangue e plasma, elementi strategici per il nostro Paese, e al rischio di mettere in crisi tutta una serie di risultati che avevano portato a contrastare efficacemente la carenza di personale medico nei centri di raccolta. Non pagando più i medici specializzandi addetti ai prelievi di sangue, metà delle unità di raccolta dei centri trasfusionali pubblici italiani avrebbe accusato un duro colpo, fortunatamente scongiurato, con ripercussioni sull’intero meccanismo di gestione per la donazione di sangue.

Le nostre legittime preoccupazioni hanno trovato ascolto nelle Istituzioni – dichiara il Presidente, Giovanni Musso sono state recepite le difficoltà che si sarebbero generate, da Nord a Sud, per più della metà dei centri di raccolta. Le Associazioni, che nella prima stesura del Decreto non erano state coinvolte nell’iter legislativo di modifica che introduceva la totale gratuità della prestazione, si sono mobilitate e le loro motivazioni e perplessità rispetto ai possibili danni derivanti dalla modifica introdotta, hanno trovato positiva accoglienza nel legislatore”.

Grazie al prezioso lavoro svolto da tutti noi del Sistema Sangue e a cui FIDAS – prosegue Musso – ha dato un notevole impulso, da oggi il Decreto riconosce nuovamente, sia a titolo gratuito sia con contratto libero-professionale, la collaborazione volontaria e occasionale da parte laureati in medicina e chirurgia abilitati. Non possiamo che accogliere con soddisfazione questa decisione politica. Siamo convinti che l’impegno profuso dal Comitato inter-associativo dei volontari della donazione del sangue abbia trovato, ancora una volta, la sua forza con un’azione unitaria e trasversale”.